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Mais Domani 2022 conferma l’importanza dell’innovazione
Pubblicato il 15 Dicembre 2022

La competitività del mais dipende sempre di più dalla capacità di mantenere elevata la produzione adottando tecniche colturali efficienti. In tale contesto, l’obiettivo del progetto Mais Domani è quello di valutare, con un approccio dimostrativo e di disseminazione alle aziende agricole e ai tecnici, le innovazioni genetiche e della tecnica agronomica che sono offerte dal mercato, operando in una dimensione aziendale.

Nel corso della campagna agraria 2022, Mais Domani ha approfondito ulteriormente alcune tematiche già affrontate nel 2021, organizzate secondo delle specifiche «Isole dell’innovazione»: l’Isola della Genetica, l’Isola del Diserbo e l’Isola della Tecnica di Semina.

Semina delle parcelle a inizio aprile con seminatrice Delta Row® (a destra) e Precision Planting (a sinistra).

Quest’anno sono inoltre state introdotte l’Isola dell’Irrigazione, con lo scopo di valutare il ruolo di differenti tecniche irrigue sul risparmio dell’acqua e la produttività del mais, e l’Isola della Sostenibilità, per confrontare dei percorsi agronomici innovativi al fine di garantire l’applicazione delle richieste della strategia «From Farm to Fork» senza comprometterne la produttività e la competitività economica.

A sinistra il diserbo di pre-emergenza effettuato il 15 aprile, a destra intervento del 19 maggio con sarchiatrice a controllo ottico

Sintesi dei risultati 2022

La campagna 2022 è stata un formidabile banco di prova delle innovazioni agrotecniche confrontate.

Nell’Isola dedicata alla Genetica e alla concia biostimolante la produzione di trinciato integrale è risultata mediamente pari a 26,2 t/ha s.s., con un contenuto medio di proteine e amido rispettivamente del 7,5% e 25,6%, confermando le rese produttive aziendali, nonostante le condizioni di stress che hanno caratterizzato l’annata. Le condizioni di stress che si sono registrate hanno determinato un impatto rilevante nelle fasi critiche di impollinazione (numero di cariossidi /m²) e di maturazione (peso 1.000 semi), limitando le potenzialità produttive di granella. Tuttavia, gli ibridi a confronto hanno raggiunto una produzione media superiore a 12,5 t/ha (espressa al 14% di umidità).

Sebbene di base le condizioni colturali irrigue e su terreni profondi siano favorevoli, lo stress si è presentato evidente e prolungato in tutto il trimestre estivo, evidenziando i limiti della tradizionale irrigazione per scorrimento a turni distanziati.

Per tale motivo i dati di maggiore significatività nell’Isola dedicata all’Irrigazione riguardano i risultati ottenuti con i sistemi irrigui alternativi sia a pioggia, mediante l’irrigatore auto- avvolgente (rotolone), sia e soprattutto mediante l’ala gocciolante (manichetta): entrambi hanno consentito di mantenere produzioni più elevate a fronte di consumi idrici minori grazie a una significativa maggiore efficienza a vantaggio soprattutto dell’ala gocciolante (tabella).

Tabella. Effetto dei metodi irrigui sulla gravità della mancata fecondazione delle spighe, sulla produzione di granella e gli indici di efficienza dell’acqua (IWUE) e dell’azoto (NUE)

Nell’Isola dedicata al Diserbo la strategia in post-emergenza precoce ha confermato, anche nell’anno in corso, un certo vantaggio potendo esercitare un migliore controllo sulle nascite scalari. Considerando l’introduzione di più severi vincoli di impiego di fitosanitari, la sarchiatura di precisione presenta un grande interesse in quanto ha permesso di ottenere un controllo delle infestanti paragonabile a quello mediamente riscontrato con l’applicazione dei diserbanti (grafico 1).

Grafico 1. Effetto delle soluzioni di diserbo sul contenimento della flora infestante allo stadio del mais di 10 foglie

Le ridottissime precipitazioni invernali e primaverili hanno determinato uno stress idrico precoce, questo ha causato l’insorgenza di una competizione per la risorsa idrica tra le stesse piante di mais nei primi stadi. Pertanto, il migliore e più regolare distanziamento tra le piante ha comportato nell’Isola dedicata alle tecniche e densità di semina un significativo vantaggio in termini di regolare sviluppo delle stesse, confermando la crescente centralità della tecnica di semina in un quadro caratterizzato da un’evoluzione marcata dell’aumento delle densità colturali (grafico 2)..

Grafico 2. Densità colturale allo stadio di 10 foglie in funzione dell’investimento colturale dell’obiettivo (8 o 10 piante/m²) e della modalità di semina

Infine, per rispondere alla prospettiva imposta dall’applicazione della strategia «From Farm to Fork» e più in generale delle misure agro-climatico- ambientali del nuovo Psp, appaiono molto significativi i risultati ottenuti attuando le diverse strategie nell’Isola della Sostenibilità. I percorsi colturali alternativi hanno evidenziato che nell’anno in corso è possibile sostenere o accrescere il livello produttivo se si adottano opportune innovazioni (alta densità di semina, seminatrice di precisione, sarchiatura di precisione, ala gocciolante, fertirrigazione) (grafico 3).

Grafico 3. Isola della Sostenibilità: effetto dei percorsi agronomici sulla produzione di granella

Questa strada è quella dove si devono concentrare le maggiori attenzioni: l’introduzione razionale delle innovazioni agrotecniche per consentire l’espressione produttiva e di efficienza della nuova genetica.

In tale direzione Mais Domani ha fornito alcune prime ma importanti risposte.

1. Ibridi di mais a fine maggio nell’Isola dell’Irrigazione. 2. Visita alle parcelle di Mais Domani 2022 durante la giornata
in campo del 10 giugno. 3. Centralina meteo di xFarm Technologies in campo. 4. Operazioni di raccolta delle parcelle e pesa
della granella effettuate il 5 settembre

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 37/2022
Mais Domani 2022 conferma l’importanza dell’innovazione
di M. Blandino, A. Reyneri, L. Michelon, D. Della Torre, A. Merli, A. Papa, S. Bellini.
Per leggere l’articolo completo abbonati a L’Informatore Agrario

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