Il maltempo colpisce, ma non affonda, Mais Domani 2023
Pubblicato il 28 Luglio 2023

Il campo di Mais Domani 2023 non è purtroppo scampato ai numerosi e intensi eventi atmosferici che hanno interessato la Pianura Padana nell’ultima decade di luglio, ma dalle prime valutazioni i danni, per quanto evidenti alla vista, non sembrano pregiudicare completamente la raccolta dei dati.

Gli oltre 6 ettari del progetto, ospitato negli appezzamenti dell’az. di Angelo Visini a Comezzano Cizzago (Brescia), sono stati infatti colpiti dalla grandine già a metà maggio, ma sono stati gli eventi con vento e ancora grandine di inizio e fine luglio a determinare l’allettamento e la parziale defogliazione delle piante in alcune delle parcelle: «Quello che è successo in questa campagna di sicuro non si confonde con quella scorsa, da una annata 2022 con siccità prolungata siamo passati a quella 2023 con un eccesso di precipitazioni tra metà maggio e giugno e temporali, anche molto intensi come quello dello scorso 24 luglio, che hanno causato una vera devastazione sulle colture in campo da est a ovest della Pianura Padana – dice Amedeo Reyneri, docente del Disafa dell’Università di Torino e responsabile scientifico di Mais Domani.

Gli effetti dei temporali sul campo di Mais Domani al 27 luglio presso l’azienda Visini a Comezzano Cizzago (Brescia).

Eventi purtroppo sempre più frequenti

Questi eventi, come ci dicono i climatologi e le statistiche, sono purtroppo destinati ad essere sempre più frequenti, di conseguenza gli agricoltori devono prepararsi in modo passivo, tramite cioè il sistema assicurativo, e attivo; quindi, con scelte mirate a livello agronomico.

Per quanto riguarda il mais, come evidenziato anche dalle tesi dell’Isola della Genetica e concia biostimolante qui a Mais Domani, gli ibridi a ciclo più breve, come i classe 200 o 300, sono stati colpiti dal maltempo ormai prossimi alla maturazione fisiologica, subendo un danno quantitativamente e qualitativamente meno grave rispetto ai cicli più lunghi, ma scelte di questo genere vanno valutate caso per caso considerando ovviamente l’obiettivo produttivo che l’azienda si prefigge a inizio campagna».

Aspetto al 25 luglio di una delle tesi più colpite dal maltempo

Salvo l’obiettivo principale del progetto

La linea generale del progetto Mais Domani, improntata a valutare l’innovazione a 360° per questa coltura, dalla semina alla nutrizione passando per la difesa, non è comunque stata intaccata dal maltempo: «i dati sperimentali relativi alle soluzioni per stimolare la crescita iniziale del mais permettendo di superare le fasi di stress, assieme alle prove di sarchiatura di precisione e di diserbo con strategie a basso impatto, fondamentali in vista della continua eliminazione di sostanze attive, sono già stati raccolti e verranno quindi elaborati e validati – continua Reyneri – ma molto è già stato osservato in termini nutrizionali, sia idrici confrontando l’irrigazione a goccia e ad aspersione con quella a scorrimento, sia di apporti azotati, inserendo nelle tesi prodotti convenzionali, in sostanza la classica urea, con fertilizzanti innovativi ad attività stimolante sia a base di microelementi, sia di microorganismi in grado di migliorare l’efficienza di assorbimento dell’azoto.

Inoltre, tra i vari rilievi già effettuati dai tecnici del Condifesa Lombardia Nord Est ci sono quelli relativi all’incidenza della difesa da piralide e diabrotica. Sono risultati questi – conclude Reyneri – già più che sufficienti a confermare la validità dell’iniziativa, permettendoci di ragionare sui percorsi colturali per il mais in ottica Farm to Fork».

I danni alle piante influenzeranno ovviamente il dato produttivo finale delle varie parcelle, ma l’obiettivo del comitato scientifico, in accordo con quello dell’azienda, è di raccogliere la granella a maturazione per disporre di più dati possibile e durante le prossime settimane i tecnici del Condifesa continueranno le varie attività di rilevazione dei dati previste dal protocollo sperimentale.

Lorenzo Andreotti

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